“Le motivazioni lavorative si possono definire come un set di forze di diversa origine, che in determinate circostanze, danno avvio o sostengono una condotta lavorativa, influenzandone la direzione, l’intensità e la persistenza nel corso del tempo” G. Sarchielli
“Forza motrice che porta un individuo a comportarsi in un determinato modo al fine di raggiungere uno scopo” (Westen)
Diverse teorie sono state sviluppate per individuare gli elementi che sono alla base della motivazione, quello che è ormai consolidato è che la motivazione ha un impatto importante sulla produttività e sul benessere del dipendente.
Le leve motivazionali possono essere di due tipi:
INTRINSECHE: legate a ricompense quali la possibilità di utilizzare le proprie abilità e di svilupparne di nuove
ESTRINSECHE: legate a ricompense quali la retribuzione, lo status (posizione/Ruolo), il work life balance, sicurezza, ambiente
Pertanto la motivazione intrinseca è legata al “fare qualcosa” perché lo si ritiene piacevole, interessante, emozionante, stimolante, la motivazione estrinseca è invece connessa al “fare qualcosa” per ottenere un vantaggio, una ricompensa.
Non c’è un giusto e uno sbagliato, quello che è certo è che la prestazione è influenzata dalle leve motivazionali e, conoscerle, significa poter agire in modo adeguato e fattivo per ottenere una performance che impatti sul business.
In particolare conoscere le motivazioni dei propri dipendenti è un’opportunità per:
- progettare percorsi di sviluppo di carriera
- pianificare percorsi formativi
- pianificare programmi di incentivazione
- selezionare persone con leve motivazionali allineate alla cultura aziendale